Piacenza, 2 aprile 2019 – Il nuovo regime fiscale, modificato dall’utilizzo della fattura elet-tronica entrato in vigore all’inizio dell’anno, sta creando problematiche e disguidi a tutto il sistema produttivo italiano. La conferma di questa situazione viene anche da una recente indagine condotta da CNA tra le sedi operative territoriali, che assistono i contribuenti nell’emissione delle fatture elettroniche. Da tale indagine è infatti emerso che esistono gravi problematiche di varia natura, come il termine di soli dieci giorni previsto dalla nor-mativa per emettere e trasmettere le fatture, termine che si sta rivelando decisamente in-sufficiente.

gambazza rivaroli CNA La normativa, inoltre, appare poco idonea al passaggio al fisco digitale, creando difficoltà nel rispetto delle tempistiche previste per gli altri adempimenti fiscali di routine, facendo sorgere problemi operativi. “Quattordici imprese su cento – sottolinea il Direttore di CNA Piacenza, Enrica Gambazza – usano ancora la carta per redigere le fatture, consegnandole, in un secondo momento, agli intermediari per farle trasformare in fatture digitali, come prevede la norma entrata in vigore il primo gennaio. Dall’indagine compiuta a livello nazionale da CNA è emerso che sono, tutto sommato, accettabili i problemi di dialogo con lo Sdi, il sistema di interscambio dell’Agenzia delle Entrate che invia e riceve le fatture, ma che altre procedure necessita-no urgenti correttivi”. “Una situazione che dimostra chiaramente come questa epocale rivoluzione fiscale – commenta il Presidente provinciale di CNA, Giovanni Rivaroli – richieda tempi decisa-mente più lunghi per essere assimilata ed andare definitivamente a regime. Siamo con-vinti che occorra perciò una proroga, valida per tutto il 2019, del periodo transitorio sui termini di emissione e registrazione delle fatture elettroniche. I tempi – conclude Rivaroli – non sono ancora maturi per arrivare in breve al regime definitivo”.

CNA Piacenza Ufficio Stampa