Il Ministro Catalfo ha raccolto la proposta CNA di dire una parola definitiva in merito agli obblighi del datore di lavoro durante questa emergenza sanitaria.

Siamo estremamente soddisfatti  di questo emendamento che come avevamo chiesto al Ministro è stato inserito in sede di conversione del DL 23:

Pensiamo infatti che questo inserimento metta la parola definitiva in merito a tutte le pretese avanzate di valutare il Covid 19 come un rischio aziendale e di conseguenza il preteso obbligo di valutare il rischio biologico anche in aziende senza alcun rischio biologico pregresso al Covid.

Il 2087 del C.C. è l’articolo simbolo della maggior parte delle condanne a carico dei datori di lavoro, di conseguenza questo emendamento mette al riparo tutti i datori di lavoro che hanno correttamente implementato un Protocollo.

G.U. 143 del 6 giugno 2020  Legge 5 giugno 2020, n. 40    Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23

Dopo l’articolo 29 e’ inserito il seguente:

      «Art. 29-bis (Obblighi dei  datori  di  lavoro  per  la  tutela contro il rischio di contagio da COVID-19). – 1. Ai fini della tutela contro il rischio  di  contagio  da  COVID-19,  i  datori  di  lavoro

pubblici e privati adempiono all’obbligo di cui all’articolo 2087 del codice civile mediante l’applicazione  delle  prescrizioni  contenute nel protocollo condiviso di  regolamentazione  delle  misure  per  il contrasto e il  contenimento  della  diffusione  del  COVID-19  negli ambienti di lavoro, sottoscritto il 24 aprile 2020 tra il  Governo  e le parti sociali, e successive modificazioni e integrazioni, e  negli altri protocolli e linee guida di cui all’articolo 1, comma  14,  del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, nonché  mediante l’adozione e il

mantenimento  delle  misure  ivi  previste.   Qualora   non   trovino applicazione le predette prescrizioni, rilevano le  misure  contenute nei protocolli o accordi di settore  stipulati  dalle  organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente piu’ rappresentative sul piano nazionale».